Concetto Vecchio

Cacciateli! Quando i migranti eravamo noi

Mit Jagt sie weg! Als wir die Migranten waren geht es Concetto Vecchio nicht nur um das gestern, sondern auch um das heute. Sein Buch ist erschütternd, will aufrütteln und der italienischen Gesellschaft den Spiegel hinhalten. Daraus entsteht eine bewegende Spurensuche. Entlang dem Lebensweg seiner Eltern erhalten die zahlreich aufgeführten Statistiken und Zeitungsberichte, Spielfilme, Dokumentarfilme und Romane ein persönliches Gesicht. Die Schweiz als Wiege des Rechtspopulismus, die den Weg des salonfähigen Nationalsozialismus einführte. Wie wenig wusste ich doch über den familiären Hintergrund dieses Schweizers aus sehr reichem Hause, dessen Cousine Annemarie Schwarzenbach war. Unweigerlich drängen sich Parallelen zu Judith Giovannelli-Blocher und ihrem Bruder Christoph Blocher auf. Unter der Führung der SVP ging 2014 leider mit der Annahme der Masseneinwanderungsinitiative die giftige Saat des Fremdenhasses von James Schwarzenbach auf. Wie kann diesen menschenverachtenden Tendenzen Einhalt gegeben werden? Jagt sie weg! von Concetto Vecchio bietet mit seiner Reise in die nahe Vergangenheit einige Schlussfolgerungen an. Ein sehr wichtiges Buch! ap

Klappentext:

James Schwarzenbach, un editore colto e raffinato di Zurigo, rampollo di una delle famiglie industriali più ricche della Svizzera, cugino della scrittrice Anne Marie Schwarzenbach, a metà degli anni sessanta entra a sorpresa in Parlamento a Berna, unico deputato del partito di estrema destra Nationale Aktion, e come suo primo atto promuove un referendum per espellere dalla Svizzera trecentoquarantamila stranieri, perlopiù italiani. È l'inizio di una campagna di odio contro gli emigrati italiani che dura anni e che sfocerà nel referendum del 7 giugno 1970, quando Schwarzenbach, solo contro tutti (giornali, establishment, Confindustria sono schierati su posizioni opposte), perderà la sua sfida solitaria per un pelo.  Com'è stato possibile? Cosa ci dice del presente questa storia dimenticata? E come si spiega il successo della propaganda xenofoba, posto che la Svizzera avrà dal 1962 al 1974 un tasso di disoccupazione inesistente e sono stati proprio i lavoratori italiani, i Gastarbeiter richiamati in massa dal boom economico, a proiettare il paese in un benessere che non ha eguali nel mondo? Eppure Schwarzenbach, a capo del primo partito antistranieri d'Europa, con toni e parole d'ordine che sembrano usciti dall'odierna retorica populista, fa presa su vasti strati della popolazione spaesata dalla modernizzazione, dalle trasformazioni economiche e sociali e dal '68. Schwarzenbach fiuta le insicurezze identitarie e le esaspera. "Svizzeri svegliatevi! Prima gli svizzeri!" sono i suoi slogan, mentre compaiono le inserzioni "Non si affitta a cani e italiani".   

Hier eine Rezension von Barbara Villiger Heilig in der Republik.

Über die Autorin / über den Autor:

Concetto Vecchio (1970) è giornalista nella redazione politica di Repubblica. Vive a Roma. Ha scritto Vietato obbedire (2005), un saggio sul '68 alla facoltà di Sociologia di Trento, con cui ha vinto il premio Capalbio e il premio Pannunzio; Ali di piombo (2007), sul movimento del '77 e il delitto Casalegno; Giovani e belli (2009). Con Feltrinelli ha pubblicato Giorgiana Masi. Indagine su un mistero italiano (2017) e Cacciateli! Quando i migranti eravamo noi (2019).

Preis: CHF 15.50
Sprache: Italienisch
Art: Taschenbuch
Erschienen: 2019
Verlag: Feltrinelli
ISBN: 978-88-07-89383-4
Masse: 192 S.

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