Pia Pera

Diario di Lo

Klappentext:

Ci sono personaggi, nei romanzi, che non parlano mai, sono raccontati da altri, visti dall'esterno. Succede a tutti di avere il desiderio di sentirne la voce per poter afferrare la storia anche dal loro punto di vista. Così è successo a Pia Pera che, agli inizi degli anni Novanta del secolo scorso, quando era una promessa della letteratura italiana, ha tirato fuori dalle pagine di un capolavoro amatissimo la coprotagonista, la Lolita di Nabokov raccontata da Humbert Humbert, e l'ha messa sulla scena del suo primo, e unico, romanzo, facendola parlare in prima persona, mostrandoci la sua versione dei fatti. Che non è quella della vittima di un pedofilo ma d un'adolescente in rivolta contro il mondo degli adulti, che lotta con ogni mezzo – lecito o illecito – per sopravvivere nella realtà cruda in cui si trova: e quindi è seduttrice e sedotta, matura e infantile, cinica e ingenua, ribelle e idealista. Ma soprattutto è sfrontata e irriverente, demistifica ogni assoluto e ha il dono di dire sempre tutta la verità, come solo gli adolescenti sanno fare. E come in fondo sapeva fare straordinariamente bene anche Pia Pera.

Über die Autorin / über den Autor:

Pia Pera (1956-2016) è stata una scrittrice italiana. Giornalista presso l’Espresso, Panorama, Elle, Gardenia, The TLS, Il Sole24Ore, professoressa di Letteratura Russa all'Università di Trento, traduttrice di classici russi, ha anche tenuto vari corsi di scrittura creativa. Ha scritto libri di narrativa, di non fiction e di riflessione sul giardinaggio, la sua grande passione. Ha tradotto e curato classici russi come La vita dell'Arciprete Avvakum (Adelphi, 1986), Evgenij Onegin di Puskin (Marsilio, 1995), Un eroe del nostro tempo di Lermontov (Frassinelli, 1996). Fra i sui libri possiamo ricordare La bellezza dell'asino (Marsilio, 1992), Diario di Lo (Marsilio, 1995), L'arcipelago di Longo maï (Baldini & Castoldi, 2000), I Vecchi Credenti e l'Anticristo (Marietti, 1992), L'orto di un perdigiorno. Confessioni di un apprendista ortolano (Ponte alle Grazie, 2003, premio Grinzane Cavour), Contro il giardino. Il giardino che vorrei (Ponte alle Grazie, 2007), Al giardino ancora non l'ho detto (Ponte alle Grazie, 2015, premio Rapallo della Giuria), La virtù dell'orto (Ponte alle Grazie 2016). I suoi libri sono stati tradotti in varie lingue. Malata da tempo di sclerosi laterale multipla (SLA), è morta il 22 luglio 2016. Emanuele Trevi ha raccontato una parte della sua vita e l'amicizia con lo scrittore con Rocco Carbone, anch'egli morto prematuramente per un incidente stradale, nel romanzo Due vite, vincitore del Premio Strega nel 2021

Preis: CHF 27.90
Sprache: Italienisch
Art: Broschiertes Buch
Erschienen: 2018
Verlag: Ponte alle grazie
ISBN: 978-88-6833-845-9
Masse: 422 S.

zurück